Fuori la guerra dalla storia!

La Scuola per la pace è una rete spontanea e informale di docenti e di cittadine/i di Torino che un anno fa, nel settembre 2022, hanno sottoscritto un appello per il cessate il fuoco e l’avvio di negoziati in Ucraina. L’appello ha raccolto 875 firme ed è stato inviato alle istituzioni locali.

Nell’arco dell’anno scolastico la Scuola per la pace, in collaborazione con la Associazione Scuola e Società, il coordinamento cittadino Agite, il Centro studi Sereno Regis e il Polo del Novecento, ha promosso numerose iniziative:

  • documenti e mozioni nelle scuole per l’educazione alla pace
  • corsi di formazione per insegnanti
  • interventi di esperti nelle classi
  • riflessioni teoriche e didattiche sui temi della pace e della guerra
  • dibatti pubblici e partecipazione a convegni
  • manifestazioni di piazza, tra cui la presenza settimanale di pace a Torino in piazza Carignano (ogni sabato alle ore 11)

Non possiamo stare fermi

La mobilitazione per la fine della guerra in Ucraina e, ora, per la fine del conflitto israelo-palestinese, nasce dalla convinzione e dal timore che tali conflitti siano l’inizio di un confronto diretto tra le potenze capace di provocare una Terza guerra mondiale.

Gli effetti devastanti del sistema guerra

Nel frattempo, una guerra che si poteva evitare ha già cominciato a edificare quel sistema politico del quale misuriamo giorno per giorno tutta la gravità:

  • centinaia di migliaia di morti per i deliri di potenza di politici che non rispettano i loro popoli;
  • diffusione di intolleranza e odio;
  • censura del libero pensiero a favore delle ideologie di guerra e negazione del diritto umano di obiezione di coscienza al servizio militare;
  • aumento delle spese militari e dell’invio di armi, contro la Costituzione;
  • tagli alle spese per sanità, scuola e in generale per la spesa pubblica, per sostenere le spese belliche;
  • impoverimento di coloro che vivono di redditi fissi a causa dell’inflazione;
  • distruzione ambientale prodotta dalla guerra, che si somma alla crisi climatica sempre più evidente.

Costruiamo insieme un altro futuro possibile

La Scuola per la pace intende continuare la sua opera di sensibilizzazione e di mobilitazione politica dal basso, indipendente e solidale.

In particolare, vogliamo dare voce a tutte le proposte che portino ad un cessate il fuoco in Ucraina come in Palestina e favoriscano un nuovo ordine internazionale, multipolare e inclusivo, fondato sul diritto di autodeterminazione dei popoli.

Insieme con l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell’università, vogliamo contrastare la cultura della guerra, che passa attraverso le campagne di warwashing rivolte a ragazze e ragazzi, dalle primarie alle superiori all’università.

Infine, attraverso il dialogo e l’incontro, vogliamo far crescere quanto più possibile la partecipazione diretta di cittadine e cittadini a favore della pace che è il bene più prezioso per garantire un futuro a tutte e a tutti.

Fuori la guerra dalla storia!

Mozione per la pace del Liceo Cavour di Torino

All’indomani del conflitto in Ucraina, il Liceo Classico e Musicale Cavour si si è prodigato per dare una prima immediata risposta alla tragedia umanitaria che si è presentata davanti agli occhi di tutti.

L’impegno non si è esaurito in quei primi, concretissimi atti, anzi, dopo otto mesi di conflitto, è ancora vivo e altrettanto concreto.

Per questi motivi, il personale in servizio presso il Liceo Classico e Musicale Cavour di Torino chiede, in primo luogo, l’immediato “cessate il fuoco” tra le parti e il conseguente avvio dei negoziati; in secondo luogo, si impegna a promuovere la riflessione sulla Pace e sulla guerra nell’ambito delle proprie funzioni professionali, all’interno della pro- gettazione dell’Educazione Civica e accogliendo iniziative proposte dagli Enti Territoriali.

Torino, 29 ottobre 2022

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Mozione approvata dal Collegio Docenti del Liceo Einstein di Torino

Le insegnanti e gli insegnanti del Liceo Einstein, fortemente preoccupati per la prosecuzione del conflitto tra Ucraina e Russia e per la minaccia nucleare che incombe sul futuro non solo delle/i giovani che educano, ma dell’intera umanità, auspicano l’immediato cessate il fuoco e l’apertura di trattative tra le parti.

Questo conflitto sta drammaticamente mostrando che con la guerra, da cui in Europa ci si credeva immunizzati dopo gli orrori di due conflitti mondiali, si vuole ancora nel XXI secolo scrivere la storia, una storia che, come insegna il passato, e oggi anche il presente, non può essere che di morte e distruzione.

E’ dunque importante coltivare e diffondere una cultura di pace, e la scuola è un luogo privilegiato per produrla e trasmetterla.

Sulla base di queste considerazioni, il Collegio docenti si impegna a promuovere la riflessione sulla pace e sulla guerra nell’ambito delle diverse discipline e dell’educazione civica, ad accogliere iniziative proposte dal territorio e a or- ganizzare momenti specifici dedicati al tema tra le iniziative che la scuola propone.

Torino, 6 dicembre 2022

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Mozione sottoscritta dai Docenti del Liceo Galileo Ferraris di Torino

Le insegnanti e gli insegnanti del Liceo Galileo Ferraris, fortemente preoccupati per la prosecuzione del conflitto tra Ucraina e Russia e per la minaccia nucleare che incombe sul futuro non solo delle/i giovani che educano, ma dell’intera umanità, auspicano l’immediato cessate il fuoco e l’apertura di trattative tra le parti.

Questo conflitto sta drammaticamente mostrando che con la guerra, da cui in Europa ci si credeva immunizzati dopo gli orrori di due conflitti mondiali, si vuole ancora nel XXI secolo scrivere la storia, una storia che, come insegna il passato, e oggi anche il presente, non può essere che di morte e distruzione.

E’ dunque importante coltivare e diffondere una cultura di pace, e la scuola è un luogo privilegiato per produrla e trasmetterla.

Sulla base di queste considerazioni, i docenti si impegnano a promuovere la riflessione sulla pace e sulla guer- ra nell’ambito delle diverse discipline e dell’educazione civica, ad accogliere iniziative proposte dal territorio e a organiz- zare momenti specifici dedicati al tema tra le iniziative che la scuola propone.

Torino,12 dicembre 2022

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Mozione del Collegio dei Docenti dell’IC Gozzi-Olivetti di Torino Approvata all’unanimità il 14 dicembre 2022

Allo scoppio del conflitto in Ucraina, aderendo a un diffuso bisogno di contrastare il sentimento di impotenza di fronte al tragico riproporsi della guerra, l’Istituto comprensivo Gozzi-Olivetti, come tante altre scuole, si è prodigato per dare una prima immediata risposta alla crisi umanitaria che si è presentata davanti agli occhi di tutti.

Sono stati raccolti e inviati in Ucraina coperte e generi di prima necessità; le classi hanno accolto e sostenuto i compagni profughi appena arrivati in città; la scuola ha avviato una riflessione e ha manifestato per la pace.

Non si è trattato di una semplice iniziativa finalizzata a confortare gli studenti, bensì di un’azione istituzionale della scuola, che vuole custodire e condividere il valore della pace e della democrazia.

Agli studenti, peraltro, non sfugge, oltre al dramma dei coetanei che sopravvivono in tutte le zone di guerra, anche il potenziale devastante legato al possibile uso dell’arma atomica.

Dopo nove mesi di conflitto, le insegnanti e gli insegnanti dell’Istituto chiedono l’immediato cessate il fuoco tra le parti e l’avvio dei negoziati e si impegnano a promuovere la riflessione sulla pace e sulla guerra nell’ambito delle proprie discipline, all’interno dell’educazione civica e accogliendo iniziative proposte dal territorio.

Torino, 14 dicembre 2022

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Mozione sottoscritta dai Docenti e dal personale ATA del Liceo B. Pascal di Giaveno

Gli insegnanti ed il personale ATA del Liceo Pascal di Giaveno condividono la preoccupazione per la prosecu- zione del conflitto tra Ucraina e Russia e per la minaccia nucleare che incombe sul futuro non solo delle/i giovani che educano, ma dell’intera umanità, auspicano da tempo il cessate il fuoco e l’apertura di trattative tra le parti.

Questo conflitto sta drammaticamente mostrando come l’Europa sia ancora di fronte alle stesse devastazioni che hanno caratterizzato i secoli passati e constata che permangono gli stessi modelli di aggressione, logoramento e sopraffazione finale.

E’ dunque importante coltivare e diffondere una cultura di pace, e la scuola è un luogo privilegiato per produrla e trasmetterla.

Sulla base di queste considerazioni, i docenti si impegnano a promuovere la riflessione sulla pace e sulla guerra nell’ambito delle diverse discipline e dell’educazione civica, ad accogliere iniziative suggerite dal territorio e a organizzare momenti specifici dedicati al tema tra le iniziative che la scuola propone.

L’unica cosa che possiamo fare è promuovere una cultura di pace per disarmare ogni guerra.

A scuola di pace

Un impegno: parlare di guerra per educare alla pace Un obiettivo: educare alla pace per vincere tutti

Un sogno: vincere tutti per cambiare la storia degli uomini

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Comunicato per la Pace del Liceo Gioberti di Torino

Giaveno, 27 gennaio 2023

Tutte le componenti del Liceo classico linguistico statale “V. Gioberti” di Torino, Dirigente scolastico, docenti e personale ATA, riaffermano il valore fondamentale della convivenza pacifica tra i popoli, sancita dall’articolo 11 della Co- stituzione italiana, che recita come segue:

L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risolu- zione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di so- vranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Di fronte all’apparente e precipitoso fallimento delle trattative diplomatiche, non sufficientemente sostenute in ambito internazionale per la risoluzione pacifica del conflitto tra Federazione Russa e Ucraina, ribadiscono la necessità di intensificare nelle scuole di ogni ordine e grado le iniziative volte ad una coerente ed effettiva educazione alla pace, trasversale ad ogni materia di studio e centrale in quella di educazione civica.

Auspicano che le poche iniziative di trattativa diplomatica per risolvere l’attuale conflitto militare all’interno del- l’Europa, episodicamente proposte da più parti, vengano finalmente prese in considerazione da entrambi i paesi bellige- ranti e fatte proprie dai parlamenti degli Stati membri della UE.

Sperano in un futuro di pace e stabilità in cui le future generazioni, della cui formazione civile, culturale ed uma- na si occupano professionalmente in prima persona, possano vivere e agire in serenità, libere dall’angoscia della guerra, delle malattie, delle catastrofi ambientali e della povertà, mali da sempre concatenati.

Torino, 28 gennaio 2023

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Il Primo Liceo Artistico di Torino per la pace Mozione approvata dal Collegio Docenti

Le insegnanti e gli insegnanti del Primo Liceo Artistico di Torino, fortemente preoccupati per la prosecuzione del conflitto tra Ucraina e Russia e per la minaccia nucleare che incombe sul futuro non solo delle/i giovani che educano, ma dell’intera umanità, auspicano l’immediato cessate il fuoco e l’apertura di trattative tra le parti.

Questo conflitto sta drammaticamente mostrando che con la guerra, da cui in Europa ci si credeva immunizzati dopo gli orrori di due conflitti mondiali, si vuole ancora nel XXI secolo scrivere la storia, una storia che, come inse gna il passato, e oggi anche il presente, non può essere che di morte e distruzione.

E’ dunque importante coltivare e diffondere una cultura di pace, specie in un paese (Italia) ed in una comunità internazionale (UE) che sostengono il conflitto più di quanto non cerchino vie di pace. La scuola è il luogo privilegiato per costruire e trasmettere questa cultura di pace.

Sulla base di queste considerazioni, il Collegio Docenti di questo istituto si impegna a promuovere la riflessione sulla pace e sulla guerra nell’ambito delle diverse discipline e dell’educazione civica, ad accogliere iniziative proposte dal territorio e a organizzare momenti specifici dedicati al tema tra le iniziative che la scuola propone.

Torino, 8 febbraio 2023

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Delibera adottata all’unanimità dal Collegio Docenti dell’Istituto J. B. Beccari di Torino

L’Istituto “J. B. Beccari” promuove la Costituzione tutta e in particolare l’art. 11, ne fa strumento di insegnamento all’interno dei percorsi curricolari, promuove corsi di formazione per docenti di educazione alla pace e alla non violenza, promuove la formazione dei propri studenti in ordine alla pace, alla mediazione dei conflitti e alla non violenza, promuove la collaborazione con enti, associazioni, fondazioni che abbiano come obiettivo intellettuale, culturale, strategico la pace, promuove la costituzione di una rete di scuole denominata “Scuole di pace” per diffondere i valori irrinunciabili della pace e della convivenza tra i popoli, delle convivenza in pace di culture diverse, di religioni diverse, di etnie diverse, di colori diversi, promuove la diversità in tutte le due forme come ricchezza irrinunciabile.

L’Istituto “J. B. Beccari” condanna la guerra in tutte le sue forme: militare, economica, sociale, alimentare; con- danna le strategie di impoverimento dei popoli, di sottrazione e mercificazione delle risorse fondamentali, condanna la violenza in tutte le forme e si fa promotore di risorse di pace.

Torino, 2 marzo 2023

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Il Liceo classico Vittorio Alfieri di Torino per la pace

È passato più di un anno dall’avvio del conflitto fra Russia e Ucraina. Le docenti e i docenti del Liceo Vittorio Alfieri di Torino, pur consapevoli delle tante crisi belliche non meno gravi presenti nel mondo, sono fortemente preoccupati per le drammatiche situazioni che si sono moltiplicate in seguito all’invasione dell’Ucraina, per la ricorrente minaccia atomica e per le gravissime ricadute a tutti i livelli. Auspicano dunque il cessate il fuoco per l’apertura di trattative tra le parti.

Lo scontro in atto sta drammaticamente mostrando che con la guerra, da cui in Europa ci si credeva immunizzati dopo gli orrori di due conflitti mondiali, si vuole ancora nel XXI secolo scrivere la storia, una storia che, come insegna il passa- to, e oggi anche il presente, non può essere che di morte e distruzione.

È importante coltivare e diffondere una cultura di pace, che trova chiara espressione nella nostra carta costituzionale, e la scuola è il luogo privilegiato per costruire e trasmettere questa cultura di pace.

Sulla base di tali considerazioni, il Collegio Docenti del Liceo Alfieri si impegna a continuare a promuovere la riflessione sulla pace e sulla guerra nell’ambito delle diverse discipline e dell’educazione civica, ad accogliere iniziative proposte dal territorio e a organizzare momenti specifici dedicati al tema tra le iniziative che la scuola propone.

Torino, 4 aprile 2023

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Istituto A. Avogadro di Torino

“IMPEGNO PER LA PACE” TRA LE LINEE GUIDA DI EDUCAZIONE CIVICA

Le insegnanti e gli insegnanti dell’IIS A. Avogadro, fortemente preoccupati per la prosecuzione del conflitto tra Ucraina e Russia e per la minaccia nucleare che incombe sul futuro non solo delle/i giovani che educano, ma dell’intera umanità, auspicano l’immediato cessate il fuoco e l’apertura delle trattative tra le parti.

Allo scoppio del conflitto , aderendo a un diffuso bisogno di contrastare il sentimento di impotenza di fronte al tragico riproporsi della guerra, l’Istituto A. Avogadro, come tante altre scuole, si è prodigato per dare una prima immediata risposta alla crisi umanitaria che si è presentata davanti agli occhi di tutti.

Sono stati raccolti e inviati in Ucraina coperte e generi di prima necessità; le classi hanno accolto e sostenuto i compagni profughi appena arrivati in città; la scuola ha avviato una riflessione e ha manifestato per la pace.

Non si è trattato di singole iniziative bensì di un’azione istituzionale della scuola, che vuole custodire e condividere il valore della pace e della democrazia.

Dopo più di un anno di conflitto, le insegnanti e gli insegnanti dell’Istituto si impegnano a promuovere la riflessione sulla pace e sulla guerra nell’ambito delle proprie discipline inserendo l’impegno per la pace all’interno delle linee guida dell’educazione civica e accogliendo iniziative del territorio.

Torino, 16 giugno 2023

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Manifesto del Liceo Statale Regina Margherita di Torino

In riferimento al preoccupante aggravarsi del conflitto in corso, così come al perdurare di numerosi altri conflitti di minor impatto mediatico, e rispondendo a un diffuso bisogno di contrastare il sentimento di impotenza di fronte al tragico riproporsi della guerra, il Liceo Statale Regina Margherita di Torino ritiene necessario e di sua precisa competenza e responsabilità sostenere con la propria azione educativa il valore fondamentale della convivenza pacifica tra i popoli, sancita dall’articolo 11 della Costituzione italiana, che recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

La guerra in quanto tale è barbarie, brutalità e violenza, è negazione dei diritti umani ed è compito precipuo della Scuola educare le nuove generazioni al superamento di una modalità di risoluzione dei conflitti così primitiva e antitetica ai valori della civiltà e dell’umanità.

Docenti, personale ATA e Dirigente del nostro Liceo si impegnano pertanto a promuovere la riflessione sulla pace e sulla guerra nell’ambito della loro azione educativa, sia attraverso l’insegnamento delle singole discipline sia anche accogliendo o promuovendo eventuali iniziative di educazione alla pace e alla tutela dei diritti umani.

“La guerra è il più grande crimine contro l’umanità” (M. K.Gandhi)

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Mozione sottoscritta dai Docenti dell’IIS MAJORANA di Torino

Le insegnanti e gli insegnanti dell’IIS Majorana di Torino, fortemente preoccupati per l’allargarsi dei fronti di guerra e il prolungarsi di conflitti che hanno provocato un numero intollerabile di vittime e rendono sempre più vicina la minaccia nucleare, auspicano che si lavori nelle diplomazie internazionali per l’immediato cessate il fuoco e l’apertura di trattative tra le parti.

Questi conflitti stanno drammaticamente mostrando che con la guerra, da cui in Europa ci si credeva immunizzati dopo gli orrori di due conflitti mondiali, si vuole ancora, nel XXI secolo, scrivere la storia, una storia che non può essere che di morte e distruzione.

Se è possibile un futuro diverso, deve essere costruito nelle scuole, dove è dunque fondamentale coltivare e diffondere una cultura di pace

Sulla base di queste considerazioni, i docenti si impegnano a promuovere la riflessione sulle modalità di costruzione della pace nell’ambito delle diverse discipline, dell’educazione civica e dell’orientamento, attenti ad accogliere iniziative proposte dal territorio che vadano in questa direzione e a organizzare momenti specifici dedicati al tema tra le iniziative che la scuola propone.

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