Spettacolo teatrale di e con Mohamed Ba
Casa dello Studente – Vittorio Veneto
24 marzo 2024 ore 18:00
25 marzo 2024 ore 9:00 replica per le Scuole
Lo spettacolo “Invisibili” ideato e realizzato dall’artista senegalese Mohamed Ba è un decentramento a Vittorio Veneto del progetto “Tu non mi vedi italiano, ma per fortuna o purtroppo lo sono” realizzato da “I Care Veneto ODV”, in collaborazione con varie associazioni del Trevigiano.
Il progetto si colloca all’interno della “XX Settimana di azione contro il razzismo” che si svolge dal 18 al 24 marzo 2024 ed è finanziato da UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Prevede varie attività nel campo della lotta alle discriminazioni e della promozione della parità di trattamento di cui all’art. 6 del D.lgs. n. 215/2003, finalizzate al contrasto delle discriminazioni su base etnica, anche in ottica intersezionale, attraverso l’educazione, la cultura, le arti e lo sport.
Lo spettacolo “Invisibili”, dopo aver debuttato il giorno domenica 24 marzo per il pubblico misto, verrà replicato per le Scuole il giorno lunedì 25 marzo 2024 alle ore 9.00 presso la Casa dello Studente di Vittorio Veneto.
Di seguito descriviamo la rappresentazione teatrale e l’artista che la realizza.
Lo spettacolo INVISIBILI
È il racconto, a tratti ironico e divertente, dell’arrivo in Italia di un giovane senegalese che si incontra/scontra con la “civiltà” europea. Ma anche una profonda riflessione sul fenomeno migratorio, sulle sue origini e sulle cause che lo determinano oltre che una messa in discussione dei tanti stereotipi da cui noi occidentali siamo afflitti.
Un affresco assolutamente da non perdere per chi ha a cuore il futuro della nostra società e la pace nel mondo. Una vera lezione di educazione civica rivolta ai giovani e ai non più giovani.
L’autore Mohamed Ba
Mohamed Ba, straordinario artista “senegaliano”(un po’ senegalese e un po’ italiano), appartiene ad una famiglia di “griot” (coloro che tramandano la storia e la cultura popolare). Ha partecipato come attore protagonista a decine e decine di rappresentazioni teatrali, alcune delle quali da lui stesso ideate e realizzate.
È stato attore protagonista o coprotagonista dei docufilm: “Benvenuti in Italia” e “Va’-pensiero” di Dagmawi Yimer, della fiction “Parole de negre” di Giovanni Pagnozzi, del corto “Il tratto” di Alessandro Stevanon che ha vinto il premio “Migrarti”, del film “Tolo Tolo” di Luca Medici, regia di Luca Medici (con Checco Zalone).
Mohamed Ba si racconta
“Sono nato in Senegal, piccolo grande paese dell’Africa Occidentale.
Vivo e lavoro in Italia da più di vent’anni, posso quindi affermare di essermi gradevolmente italianizzato. Tuttavia, mi muovo anche con la consapevolezza che il tronco d’albero in acqua ci sta secoli e non per questo diventa un coccodrillo.
Mi sento portatore di valori, di culture e tradizioni che non necessariamente somigliano ai valori e alle tradizioni italiani; cerco di costruire un ponte che colleghi il meglio di quello che determina il mio essere africano prima, “senegaliano” poi, con il meglio che il territorio che mi ospita mi offre.
Provo a farlo con passione, determinazione, professionalità.
Il mondo di oggi cosi com’è non va bene e c’è la necessità di rispolverare i vecchi stili di vita che ci hanno permesso di superare i duri tempi di guerre e conquiste.
La crisi che ci annebbia la mente non è solo economica, è anche etica, morale e religiosa.
Abbiamo scelto modelli di sviluppo che danno ampio spazio al denaro e cosi mortificano l’essenza umana.
Cosi fu nel ‘900, e le guerre che ne sono seguite purtroppo non ci hanno insegnato che quando è l’avere che condiziona l’Essere, chi non ha non è e non potrà pretendere di essere.
Cerco, attraverso il mio lavoro di formatore, educatore, attore e drammaturgo teatrale, di dare un contributo per una rifondazione della nostra forma mentis, mettendo l’uomo al centro.
Il teatro, assieme alla musica a base di percussioni, è quello che mi sento di portare all’appuntamento del dare e del ricevere che è semplicemente l’INTERCULTURA.”
Mohamed Ba