il Collettivo di Ricerca Teatrale presenta: “La Leggenda di Giovanni Due Cuori: Janusz Korczak e la Repubblica dei Bambini”.
Veramente straordinaria fu la vita di Janusz Korczak, il nostro ‘Giovanni Due Cuori‘, medico e pedagogista polacco ideatore e direttore per oltre 30 anni della “Dom Sierot“, la Casa degli Orfani di Varsavia.
In forma di fiaba, viene raccontata la sua storia e quella della Repubblica dei Bambini da lui realizzata all’interno della Dom Sierot: una piccola isola in cui le leggi erano stabilite dai bimbi stessi e grazie alle quali, mentre tutto attorno era la guerra, regnavano rispetto, attenzione, cura dell’altro, modi non distruttivi di risoluzione dei conflitti. Un piccolo mondo a misura di piccole donne e di piccoli uomini, basato su principi che la società dovrebbe necessariamente prendere a modello per poter sperare in un futuro migliore.
Un’esperienza che, malgrado il tragico epilogo causato dalla violenza nazista nell’agosto 1942, rimane esemplare e continua a commuoverci per coerenza, dignità, amore per il prossimo.
Janusz Korczak
Fin da bambino dimostra una grande sensibilità e attenzione verso i più fragili, e fra di essi i bambini. Ancora studente universitario aderisce ai movimenti di rinnovamento sociale intervenendo attivamente nella “guerriglia culturale” che cerca di migliorare la qualità della
vita dei più poveri.
Terminati gli studi viaggia per l’Europa alla ricerca delle esperienze educative più avanzate; costruisce così una sua pedagogia alla base della quale c’è il “rispetto” per il bambino, considerato a tutti gli effetti una persona con i suoi “diritti”.
È lui, già nel 1911, a scrivere la prima “Magna Carta Libertatis” del bambino; documento alla base della “Carta dei Diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza” approvata dall’ONU solo il 20 novembre 1989.
Nel 1939 i nazisti invadono la Polonia e occupano Varsavia; la Dom Sierot viene spostata all’interno del ghetto. Malgrado le spaventose condizioni degli ebrei, che a migliaia muoiono di fame, Korczak riesce a garantire ai suoi orfani condizioni di vita dignitose.
Il 22 luglio 1942 cominciano però i rastrellamenti all’interno del ghetto che costringono migliaia di persone a salire, ogni giorno, sui treni che li portano alle camere a gas di Treblinka.
Il 5 agosto i nazisti arrivano anche alla Dom Sierot e Korczak, con i suoi bambini e i pochi educatori rimasti, deve andare ai treni.
Eppure, anche in quest’ultima, tragica situazione, Korczak.
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