Manifesto per la pace

150 FIRME IN POCHI GIORNI

Da lunedì 22 aprile per quasi due mesi, a chi passerà per Vittorio Veneto non potrà sfuggire un grande manifesto bianco con una evidentissima scritta rossa “Pace in Terra” attorniata da decine e decine di firme autografe.

Un’idea del gruppo “Girogirotondo per la pace” e altre associazioni cittadine.

“Pace in terra” nasce da un’esigenza forte, da un bisogno elementare, ma profondo ed urgente: ribellarsi agli orrori che le tante guerre oggi presenti nel mondo portano con sé: non solo morte e distruzione, ma anche enormi sofferenze di chi ha la fortuna (o la sfortuna) di sopravvivere. Non riusciamo ad accettare una politica, una struttura socio economica e una narrazione dominante che, se non sono complici di quegli orrori, nascondono la testa sotto la sabbia e non fanno nulla per fermarli.

Il manifesto “Pace in terra” è l’ultima di tante iniziative, incontri, dibattiti, mostre, proiezioni, manifestazioni,che da due anni, a seguito dell’esplodere del conflitto in Ucraina, stiamo organizzando per promuovere una cultura di pace».

Il manifesto “Lenzuolone”

Il titolo “Pace in Terra” è quello dell’ultima manifestazione pubblica realizzata. (vedi Azioni di Pace)

Tre parole evocative che fanno venire in mente l’Enciclica scritta nel 1963 da papa Giovanni XXIII. Stavolta abbiamo deciso di esporci, di “firmarlo” il manifestone, con i nostri nomi ben visibili, per dichiarare pubblicamente che quanto stava venendo non ci sta per niente bene.

Un risultato inaspettato, all’iniziativa  abbiamo chiesto l’adesione a qualche amico e con grande sorpresa, col solo passaparola, nel giro di tre/quattro giorni, abbiamo raccolto più di centocinquanta adesioni!

Ma serve a qualcosa?

Noi crediamo di si.

Primo: ci sono tante tante persone che non ne possono più di questo stato delle cose e che decidono di esporsi, di dichiarare la propria contrarietà alla vergogna e indecenza della guerra e della crisi in atto.

Secondo: oggi, purtroppo, si fatica a vedere una luce nel buio; manca un punto di riferimento istituzionale credibile, se non Papa Francesco e alcuni uomini di scienza e di cultura quali Tomaso Montanari, Moni Ovadia, Carlo Rovelli e pochi altri.

Queste firme sono per noi uno stimolo a continuare, a impegnarci di più, nel cercare altre relazioni, altre persone, altri mondi con cui condividere pensieri ed idee, per costruire un mondo di pace, giustizia e dignità.

Stay tuned